Keyword prominence
Ieri, nel post “Web writing: come rendere un testo visivamente allettante?” ho fatto riferimento alle cosiddette “zone calde”. Cosa sono? Ci sono nel testo delle aree che costituiscono delle vere e proprie zone di riferimento: l’inizio del testo, il titolo della pagina, ad esempio. Una parola chiave si dirà preminente in relazione alla sua vicinanza all’inizio della pagina, o in relazione alla sua vicinanza all’inizio del titolo.Perché è così importante? Da questa vicinanza dipende il peso che il motore di ricerca attribuirà alla keyword in questione e, di conseguenza, maggiore sarà la visibilità di quella parola chiave per gli utenti.
Quali sono le zone di riferimento, in relazione alle quali bisognerà curare la prominenza delle keyword? Il titolo (rispondente al tag TITLE), le intestazioni (H1,H2,H3,ecc.) e i paragrafi, con particolare attenzione, come specificato, ai primi paragrafi.
Keyword density
Le keyword vanno comunque ripetute nel testo. Quest’esigenza risponde al criterio della keyword density. Bisogna comunque farsi guidare dal buon senso. Le keyword devono esserci, devono orientare il lettore, ma l’impiego deve essere quanto più naturale possibile, senza intaccare, quindi, la leggibilità del testo.Troppe keyword, d’altro canto, potrebbero addirittura avere effetti controproducenti. La densità delle keyword nel testo, infatti, serve essenzialmente a sottolineare il tema affrontato. Se si esagera si rischia di incorrere nel keyword stuffing, l’”imbottitura” eccessiva di parole chiave al solo e semplice scopo di ottenere risultati ottimali nelle SERP (serach engine results page). Ricavare un risultato positivo nelle SERP è bene, ma esagerare tentando di ottenere a tutti i costi un valore ottimale a scapito della gradevolezza della lettura sicuramente non rappresenta un vantaggio.
Keyword Proximity
Altro elemento da tenere in considerazione è la vicinanza delle keyword tra di loro, la cosiddetta keyword proximity. La prossimità è strettamente legata alla prominenza, infatti, è consigliabile ridurre la distanza tra le keyword, ove possibile, anche eliminando articoli e congiunzioni, che, ad ogni modo, non vengono mai inseriti nelle query di ricerca, soprattutto nei punti dove si richiede che le keyword siano prominenti. Keyword vicine tra di loro determinano il cosiddetto “punto di concentrazione” delle parole-chiave.Keyword e URL
Qual è la posizione ottimale delle keyword nell’URL? Vicino al dominio. Più la keyword è vicina e meglio è.Ad esempio:
1) www.ilmiovino.com/parolachiave
è preferibile a
2) www.ilmiovino.com/cartella/sottocartella/parolachiave
Keyword e tag
Occhio ai tag TITLE e H1. A questi aggiungo gli anchor text dei link. E’ consigliabile dare sempre rilevanza alle keyword in questi punti.Esiste un numero ottimale di keyword per un testo?
Dipende dalla lunghezza del testo. E, comunque, è impossibile poterlo determinare. C’è una regola però che sembra funzionare:• 2-3 ripetizioni per pagine brevi
• 4-6 ripetizioni per pagine lunghe
Andare oltre potrebbe dare l’impressione di un’eccessiva aggressività e i motori di ricerca potrebbero interpretarlo come spam oltre che come keyword stuffing.
Ecco alcuni keyword tools che potrebbero esserti utili
1) Strumento di pianificazione delle parole chiave Google Adwordsutile per cercare nuove idee per parole chiave e per ottenere volumi di ricerca e stime di traffico per singola keyword.
2) Live Keyword Analysis
utile per l’analisi della densità delle keyword in un testo.
Conclusioni
E’ bene, dunque, dare alle keyword il giusto peso nel web writing, senza però farsi troppi problemi e senza considerare la stesura di un testo un esercizio tecnico e meccanico. Il testo scritto deve essere scorrevole e gradevole alla lettura. Ecco perché bisogna sviluppare un certo grado di disinvoltura, che si ottiene sicuramente con la pratica.Pagine bene ottimizzate non dovrebbero mai equivalere a testi sgrammaticati purché pieni di keyword. La quantità è importante ma non deve sacrificare la qualità di un testo scritto per il web e, di conseguenza, l’immagine di chi scrive. E’ sempre consigliabile farsi guidare dal buon senso. Quindi, si può scrivere liberamente e poi, ad una seconda lettura, analizzare la collocazione e la densità delle keyword, senza però spingerne eccessivamente la presenza.
E tu? Utilizzi queste tecniche? Se sì, fino a che punto?
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