venerdì 5 luglio 2013

Marketing conversazionale... cioè?

Parliamone un pò, se vi va.

Il fatto è che immagino già di che si tratta, ma ieri sera su twitter se ne parlava tanto. Troppo. E allora, da brava social addicted, vorrei approfondire...

Dunque, "surfo" un pò e poi vi racconto...

[***]


Le frasi che mi colpiscono. Le riporto:

1. Il mercato è conversazione;
2. Le aziende devono toccare il nervo giusto per creare coinvolgimento ed entusiasmo (solo che non tutti sanno identificare il nervo giusto. E' lì che si gioca principalmente la capacità di immedesimazione e di profonda comprensione);

BLA BLA BLA (qui si continua a parlare di appeal emotivo. Ma, ragazzi, sono cose trite e ritrite! E' chiaro che tutti vogliono comprare un'esperienza gratificante o un'emozione!)

Assodato ciò, a me interessa principalmente approfondire l'aspetto conversazionale....





Breve nota: "Il Fatto Quotidiano" riporta un interessante articolo sul marketing, dal titolo: "Aziende svegliatevi, il vecchio marketing non funziona più!". Il motivo? Le fregature. Ma di quelle sembra piena la vita...
Ad ogni modo, bersaglio non centrato. Proseguo...

[***]

"A conversare si impara meglio da piccoli e per saper conversare bisogna imparare ad ascoltare": dal blog di Cata Alvarez (www.catascraft.com). La Alvarez fornisce un quadro molto interessante del marketing conversazionale che parte dall'idea del mercato come "conversazione".

Approfondiamo





 Conversazione: colloquio amichevole e garbato tra più persone, su argomenti vari. Dunque, è importante rispettare le regole della buona educazione e del confronto positivo quando si "conversa" con un determinato cliente.

Dove conversare? I social network sembrano i luoghi ideali in cui le persone si incontrano per parlare di esperienze personali, condividere idee, opinioni e suggerimenti, superando qualsiasi barriera legata allo spazio.

E i social network diventano sempre di più i luoghi in cui aziende e clienti si incontrano, parlano, si conoscono meglio, intavolando veri e propri scambi comunicativi incentrati sul prodotto.

Se ci sono regole? Beh, probabilmente ci saranno, ma non credo che queste siano diverse rispetto a quelle che dovrebbero essere le regole della buona educazione e del fare civile.

Non dimentichiamo mai di "saper ascoltare". Una delle cose più difficili che possa esserci.




2 commenti:

  1. Grazie per visitare il mio blog!
    Sono convinta che oggi più che mai chi NON sa conversare NON puo comunicare in maniera positiva in rete!
    un saluto
    Cata

    RispondiElimina
  2. Di nulla! E' stato un piacere! Il tuo blog è molto ricco di contenuti interessanti e penso proprio che tornerò a visitarlo :-)

    Un saluto a te e...
    A presto!

    RispondiElimina

Che ne dici di lasciare un commento?