lunedì 27 gennaio 2014

Web writing: "a tu per tu"

Ti occupi di web writing e content marketing? Hai un blog? Ami scrivere e hai un target specifico al quale vorresti indirizzare i tuoi testi e contenuti? Vuoi stabilire un rapporto e una comunicazione diretta? Una comunicazione amichevole e…  “straightforward”?

Un consiglio: usa il “tu”. Cerca di essere diretto. Il motivo?


Sicuramente riuscirai ad ottenere un maggiore coinvolgimento, dal momento che le informazioni fornite assumono un tono più personale, risultando anche più facili da afferrare ed interessanti. Poco importa l’argomento affrontato: potresti anche parlare di economia, controversie legali, affari di politica internazionale. Ma usa il “tu”.

Il vantaggio?
Un’attenzione maggiore da parte delle persone, che si ritroveranno nel testo, si rifletteranno, identificandosi con quel pronome che, magari, all’inizio hai usato con un po’ di esitazione. Pensa agli inglesi, loro hanno un solo pronome personale per la seconda persona, singolare e plurale, ma anche per le forme di cortesia, quel “fantastico” you. Dunque, sì, siamo italiani, ma questo non significa di certo sacrificare l’esigenza di essere diretti.

Allora? Vuoi che i tuoi testi siano uno specchio limpido e pulito per gli utenti? Usalo nei tuoi post. Una maggiore identificazione corrisponde anche ad un incremento in termini di attenzione. In fondo, sappiamo bene quanto sia difficile oggi afferrare l’attenzione delle persone, sommerse in questo mare di overloading informativo che è il web.

Alcuni suggerimenti



1.    Cerca di non mescolare nomi e il pronome tu.
Esempio:
Per ricevere le credenziali, i clienti devono creare un account utilizzando il box apposito.
Accedi al box attraverso il seguente link e inserisci i tuoi dati per creare le tue credenziali.

2.    Usa gli imperativi per le istruzioni e i suggerimenti o, semplicemente, per elencare dei punti.
Esempio:
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Ma dietro al sito o al blog chi c’è? Persone. Dimostriamolo! Dunque, usiamo i pronomi personali “io”, nel caso di blog gestiti da un solo autore che parla delle sue esperienze personali, e “noi”, in caso di aziende.
Quale sarà il risultato? Gli utenti si sentiranno a loro agio e sarà più semplice instaurare una conversazione. 

Se, per policy aziendale, non è possibile usare il “noi”, allora è consigliabile enfatizzare la relazione con il cliente mediante frasi ad hoc.

E voi? Che pronome usate?

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